mercoledì 9 ottobre 2013

Ancora attacchi di Grillo al PDR

Beppe Grillo all'attacco del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, all'indomani dello scontro con i grillini seguito al messaggio sulle carceri alle Camere. Sulla questione il Capo dello Stato, a detta del leader M5S, versa "lacrime napulitane" "sospette", ma "Ccà nisciuno è fesso", avverte Grillo.

 
"Le lacrime napulitane versate per coloro che sono detenuti - scrive Grillo - sono sospette da parte di chi è parte fondante di questa classe politica dal 1953 ed è ora nel suo ottavo anno di presidenza. Le carceri sono piene perché molte sono inutilizzate, perché leggi inutili e dannose come la Fini-Giovanardi sono in vigore, perché i cittadini extracomunitari e comunitari detenuti non vengono mandati nel loro Paese a scontare la pena".

Il leader del M5S si rivolge direttamente al capo dello Stato. "Cosa ha fatto su questi punti, signor Presidente? Con quale urgenza si è mosso in questi anni? Si è svegliato ora con una soluzione che non risolve nulla". Beppe Grillo ribadisce che il ''sospetto'' che l'appello del presidente della Repubblica ''avvenga per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito''. Dura replica anche all'attacco di Napolitano al Movimento (''hanno un chiodo fisso e se ne fregano dei problemi del paese'' ha detto martedì da Cracovia). "Lei dovrebbe essere super partes e non lo è quando attacca il M5S, che rappresenta otto milioni e mezzo di italiani, che ha restituito i finanziamenti elettorali, che si è tagliato gli stipendi, che sta ogni giorno nel Paese e tra la gente al contrario del Palazzo che lei rappresenta, signor Presidente". "Si è vero, abbiamo un chiodo fisso - prosegue il leader M5S ricalcando le parole del Presidente - quello dell'onestà, e non lo baratteremo con nessuno. Su questo lei ha ragione, signor Presidente. Noi non molleremo, si metta l'animo in pace"

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