martedì 29 ottobre 2013

Telecom, scambio accuse De Benedetti-Tronchetti Telefonica: impegno è che resti italiana

«Se l'ingegnere vuole contestare qualcosa sono a disposizione per eventuali rettifiche. Mi confronto sui fatti, anche pronto a farlo pubblicamente se l'ingegnere accetta, non sugli insulti». Così Marco Tronchetti Provera risponde a Carlo De Benedetti che lo accusa della «distruzione» di Telecom. «La storia delle persone e delle aziende, anche quella dell'ingegner De Benedetti, si deve raccontare guardando i fatti in modo oggettivo e rispettandoli» aggiunge in una nota.


«Se anche io raccontassi la storia delle persone attraverso i luoghi comuni e gli slogan potrei dire che l'ingegner De Benedetti è stato molto discusso per certi bilanci di Olivetti, per lo scandalo legato alla vendita di apparecchiature alle Poste italiane, che fu allontanato dalla Fiat, coinvolto nella bancarotta del Banco Ambrosiano, che finì dentro le vicende di Tangentopoli. Invece non lo faccio perchè sarebbe sbagliato - dichiara Tronchetti in risposta a Carlo De Benedetti - Questo paese ha bisogno di altro. Guardate dove ci ha portato la guerra per bande di questi anni». «La storia delle persone e delle aziende, anche quella dell'ingegner De Benedetti, si deve raccontare guardando i fatti in modo oggettivo e rispettandoli - prosegue Tronchetti -. Ricordando e prendendo atto delle sentenze, comprese quelle dove l'ingegnere è stato assolto o prescritto. Questo è un Paese dove in tanti, se avessero un filo in più di memoria e di buon gusto, dovrebbero smettere di fare la morale agli altri. La storia della mia gestione di Telecom è sul sito Pirelli».
«Tronchetti anzichè esercitarsi in esercizi di dozzinale retorica, che contiene anche falsità, con le sue sconsiderate decisioni 'imprenditorialì ha distrutto miliardi di valore per gli azionisti Pirelli. È stato costretto a vendere per pochi soldi ai suoi dirigenti la divisione cavi (Prysmian) che oggi capitalizza oltre i due terzi di Pirelli per poi essere salvato miracolosamente dal fallimento per misterioso intervento delle banche che ancora si leccano le ferite e alzano bandiera bianca vendendo Telecom a Telefonica. Se c'è una persona a cui converrebbe essere dimenticato per la sua avidità e incapacità è proprio Tronchetti», dice l'ingegnere Carlo De Benedetti riguardo a Marco Tronchetti Provera.

L'azienda. L'impegno di Telefonica è che «Telecom Italia resti italiana e mantenga l'occupazione in Italia», ha intanto affermato il presidente della compagnia spagnola Cesar Alierta, uscendo da Palazzo Chigi dove ha incontrato il premier Enrico Letta.
C'è l'impegno chiaro da parte di Telefonica perchè crescano gli investimenti in fibra ottica e 4G di Telecom Italia, ha aggiunto. «È stata una riunione - ha detto Alierta ai giornalisti al termine dell'incontro - molto cordiale, nel corso della quale abbiamo manifestato al premier il nostro impegno, come socio industriale di Telecom Italia, di aiutare a sviluppare il mercato domestico e gli investimenti». Secondo Alierta, infatti, «gli investimenti sono fondamentali per lo sviluppo della tecnologia delle comunicazioni di qualunque Paese, servono alla crescita dell'economia italiana e di Telecom Italia». L'incontro di oggi tra il premier Enrico Letta e il presidente di Telefonica Cesar Alierta «è stato interlocutorio». Lo riferiscono fonti di palazzo Chigi, aggiungendo che «Letta ha ascoltato le considerazioni di Alierta con particolare riferimento a investimenti, sicurezza e occupazione, e si riserva una valutazione in sede collegiale».

La Borsa. Seduta in spolvero per Telecom in Piazza Affari. Il titolo si è riportato su quota 0,72 euro (0,719) con un in rialzo del 6,12% dopo che a Palazzo Chigi il presidente di Telefonica Cesar Alierta ha incontrato il premier Enrico Letta. Gli analisti parlano di «ricoperture» sul titolo. Il volume degli scambi è stato comunque più o meno nella media dell'ultimo mese: oltre 200 mila i pezzi passati di mano.

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