«Se l'ingegnere vuole contestare qualcosa sono a disposizione per
eventuali rettifiche. Mi confronto sui fatti, anche pronto a farlo
pubblicamente se l'ingegnere accetta, non sugli insulti». Così Marco
Tronchetti Provera risponde a Carlo De Benedetti che lo accusa della
«distruzione» di Telecom. «La storia delle persone e delle aziende,
anche quella dell'ingegner De Benedetti, si deve raccontare guardando i
fatti in modo oggettivo e rispettandoli» aggiunge in una nota.
«Se anche io raccontassi la storia delle persone attraverso i luoghi
comuni e gli slogan potrei dire che l'ingegner De Benedetti è stato
molto discusso per certi bilanci di Olivetti, per lo scandalo legato
alla vendita di apparecchiature alle Poste italiane, che fu allontanato
dalla Fiat, coinvolto nella bancarotta del Banco Ambrosiano, che finì
dentro le vicende di Tangentopoli. Invece non lo faccio perchè sarebbe
sbagliato - dichiara Tronchetti in risposta a Carlo De Benedetti -
Questo paese ha bisogno di altro. Guardate dove ci ha portato la guerra
per bande di questi anni». «La storia delle persone e delle aziende,
anche quella dell'ingegner De Benedetti, si deve raccontare guardando i
fatti in modo oggettivo e rispettandoli - prosegue Tronchetti -.
Ricordando e prendendo atto delle sentenze, comprese quelle dove
l'ingegnere è stato assolto o prescritto. Questo è un Paese dove in
tanti, se avessero un filo in più di memoria e di buon gusto, dovrebbero
smettere di fare la morale agli altri. La storia della mia gestione di
Telecom è sul sito Pirelli».
«Tronchetti anzichè esercitarsi in esercizi di dozzinale retorica,
che contiene anche falsità, con le sue sconsiderate decisioni
'imprenditorialì ha distrutto miliardi di valore per gli azionisti
Pirelli. È stato costretto a vendere per pochi soldi ai suoi dirigenti
la divisione cavi (Prysmian) che oggi capitalizza oltre i due terzi di
Pirelli per poi essere salvato miracolosamente dal fallimento per
misterioso intervento delle banche che ancora si leccano le ferite e
alzano bandiera bianca vendendo Telecom a Telefonica. Se c'è una persona
a cui converrebbe essere dimenticato per la sua avidità e incapacità è
proprio Tronchetti», dice l'ingegnere Carlo De Benedetti riguardo a
Marco Tronchetti Provera.
L'azienda. L'impegno di Telefonica è che «Telecom
Italia resti italiana e mantenga l'occupazione in Italia», ha intanto
affermato il presidente della compagnia spagnola Cesar Alierta, uscendo
da Palazzo Chigi dove ha incontrato il premier Enrico Letta.
C'è l'impegno chiaro da parte di Telefonica perchè crescano gli
investimenti in fibra ottica e 4G di Telecom Italia, ha aggiunto. «È
stata una riunione - ha detto Alierta ai giornalisti al termine
dell'incontro - molto cordiale, nel corso della quale abbiamo
manifestato al premier il nostro impegno, come socio industriale di
Telecom Italia, di aiutare a sviluppare il mercato domestico e gli
investimenti». Secondo Alierta, infatti, «gli investimenti sono
fondamentali per lo sviluppo della tecnologia delle comunicazioni di
qualunque Paese, servono alla crescita dell'economia italiana e di
Telecom Italia». L'incontro di oggi tra il premier Enrico Letta e
il presidente di Telefonica Cesar Alierta «è stato interlocutorio». Lo
riferiscono fonti di palazzo Chigi, aggiungendo che «Letta ha ascoltato
le considerazioni di Alierta con particolare riferimento a investimenti,
sicurezza e occupazione, e si riserva una valutazione in sede
collegiale».
La Borsa. Seduta in spolvero per Telecom in
Piazza Affari. Il titolo si è riportato su quota 0,72 euro (0,719) con
un in rialzo del 6,12% dopo che a Palazzo Chigi il presidente di
Telefonica Cesar Alierta ha incontrato il premier Enrico Letta. Gli
analisti parlano di «ricoperture» sul titolo. Il volume degli scambi è
stato comunque più o meno nella media dell'ultimo mese: oltre 200 mila i
pezzi passati di mano.
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