Solo a quel punto le vignette che ritraevano Berlusconi sul letto di morte e quella insieme ad Alfano con la didascalia "Reo con Fesso" sono state rimosse. Troppo tardi, però, per evitare l'imbarazzo della Procura che comunque non ha preso provvedimenti nei confronti della toga che "esibisce in ufficio", così recita il titolo del Giornale di ieri, "il suo odio per Berlusconi".
De Santis, chiuso nella sua stanza, ha preferito non commentare la cosa, ma pare quasi certo che quelle vignette fossero nella stanza in cui lavorano gli addetti alla segreteria da un paio di giorni e che ad attaccarle sul muro dove venivano sistemati i fascicoli istruttori sia stato un collaboratore del pm che le aveva fotocopiate da un avvocato
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