sabato 12 ottobre 2013

Manifestazione per la Costituzione a Roma In migliaia in piazza con Rodotà e Landini

Roma, 12 ott. - (Adnkronos/Ign) - In migliaia a Roma per difendere la Costituzione. Partiti, movimenti e cittadini hanno partecipato alla manifestazione partita da piazza della Repubblica 'Costituzione via maestra', rispondendo all'appello lanciato dai costituzionalisti Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky e Lorenza Carlassarre, assieme a don Luigi Ciotti e al segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini.


Oltre alla forte presenza di Fiom e Cgil, nel corteo è rappresentato da bandiere tutto l'arco della sinistra, da Sel a Rifondazione comunista, fino a Comunisti italiani e Sinistra anticapitalista. Molte le facce note dei movimenti dal Forum per l'Acqua pubblica ai movimenti per i diritti civili, fino a Legambiente ed Emergency. Uno schieramento eterogeneo dietro a cui molti vedono l'embrione di un nuovo partito o movimento.

Il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, lancia la sua proposta che, spiega, "è rivolta a tutta la sinistra, anche a quanti del Movimento 5 stelle volessero aderire". "Bisogna difendere la Costituzione dall'aggressione che sta subendo, e seguire il suo tracciato attuandone i punti fondamentali. Bisogna partire da quello che parla del diritto al lavoro, che è lo snodo cruciale. Per questo lancio la mia proposta di un nuovo soggetto politico a sinistra che si sviluppi attorno ai cinque che hanno proposto la manifestazione".

Proposta che però Landini rispedisce al mittente. "Non mi interessa la costruzione di nessun nuovo soggetto politico, se Ferrero lo vuole fare, che lo faccia - dice il segretario nazionale della Fiom all'Andkronos -. Il nostro unico programma è quello che si vede, cioè ripartire dalla Costituzione per risolvere i problemi del paese a partire dal lavoro".

Sulla stessa linea il presidente di Sel Nichi Vendola. "L'obiettivo non è la formazione di nessun nuovo partitino, ma è quella di mettere in campo le energie che stimolino una nuova Italia. L'obiettivo è quello di tornare ai fondamenti dell'Italia repubblicana. La Costituzione non deve essere deformata ma deve essere realizzata" spiega Vendola all'Adnkronos.

Il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, si dice disposto ad ascoltare le argomentazioni di tutti senza però utilizzare pretesti per attaccare il percorso di riforme iniziato dal governo. "L'articolo 138 - osserva- in questo caso viene modificato in modo molto meno incisivo di quanto sia accaduto in passato e di quanto lo stesso Oscar Luigi Scalfaro chiese di fare nel suo discorso di insediamento. Tra l'altro, la deroga al 138 risponde soprattutto a due ragioni: per riequilibrare il comitato bicamerale in senso più proporzionale rispetto alla composizione delle Camere che è determinata da un forte premio di maggioranza, ed è evidente che ciò avviene a tutto favore delle attuali opposizioni e minoranze; e per consentire alle minoranze di ricorrere in ogni caso al popolo, chiedendo un referendum anche nel caso in cui la riforma in Parlamento raggiunga i due terzi". "Questo perché - conclude- la Costituzione è di tutti e tutti devono poter intervenire in questo processo con la loro forza parlamentare e la loro forza di mobilitazione. Se questa forza sarà accompagnata da argomenti reali e non da pretesti, sarà meglio per tutti".

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