Con gli scontri si è «passato il limite e non credo che siano giustificabili in nessun modo» le scene che abbiamo visto; «lo dico davanti a tante parole giustificazioniste ascoltate» in questi mesi. Lo ha detto il premier Enrico Letta, a proposito delle manifestazioni contro la Tav durante il vertice con il presidente francese Francois Hollande. «Ci sono stati degli scontri in città, devastazioni molto gravi e l’assalto a sedi di partito che ho trovato molto grave e che mi sento di stigmatizzare a prescindere da quale partito si tratti».
Intanto, la procura di Roma ha aperto un’inchiesta, per ora a carico di ignoti, dopo gli scontri scoppiati mercoledì pomeriggio in via dei Giubbonari e in piazza Campo de’ Fiori tra i manifestanti No Tav e le forze dell’ordine che avevano creato uno zona rossa per salvaguardare la sede del ministero della Giustizia e poi l’ambasciata francese di piazza Farnese. Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo indaga per violenza privata, danneggiamento, lancio di oggetti (bombe carta, bottiglie, bastoni e sassi) e lesioni personali in relazione al ferimento di sei agenti di polizia. Il magistrato è in attesa di ricevere un’informativa della Digos che è al lavoro per individuare i manifestanti più violenti attraverso foto e immagini delle telecamere del centro storico.
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