L'impronta socialdemocratica nella grande coalizione l'ha poi spiegata la vicepresidente Spd, Andrea Nahles, parlando di un'Unione europea sociale, che combatta congiuntamente il fenomeno del dumping salariale e affronti la questione della disoccupazione giovanile. Anche secondo la politica Spd, con l'Unione è stata trovata sulle questioni europee un "risultato sostenibile per i prossimi anni".
giovedì 14 novembre 2013
La Germania va per la sua strada: "No a Eurobond e a fondo di riscatto"
Niente eurobond, né fondi di riscatto: anche il futuro governo di grande
coalizione tedesco non prevede per il futuro dell'eurozona alcuna
condivisione del debito. E' quanto hanno deciso i futuri partner di
coalizione, l'Unione di Cdu/Csu e la Spd, secondo quanto riporta il
quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Tra Unione e
socialdemocratici ci sono "molti punti in comune" sulla politica
europea, scrive la Faz citando il segretario generale della Cdu, Hermann
Groehe. E nella bozza finale è passata l'idea che ogni Stato
dell'eurozona sia garante e responsabile del proprio debito.
L'impronta socialdemocratica nella grande coalizione l'ha poi spiegata la vicepresidente Spd, Andrea Nahles, parlando di un'Unione europea sociale, che combatta congiuntamente il fenomeno del dumping salariale e affronti la questione della disoccupazione giovanile. Anche secondo la politica Spd, con l'Unione è stata trovata sulle questioni europee un "risultato sostenibile per i prossimi anni".
L'impronta socialdemocratica nella grande coalizione l'ha poi spiegata la vicepresidente Spd, Andrea Nahles, parlando di un'Unione europea sociale, che combatta congiuntamente il fenomeno del dumping salariale e affronti la questione della disoccupazione giovanile. Anche secondo la politica Spd, con l'Unione è stata trovata sulle questioni europee un "risultato sostenibile per i prossimi anni".
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