Il segretario del Carroccio è a Torino con Roberto Cota per l’inaugurazione della prima edizione di Smart Mobility World, evento sui temi della smart city e della green mobility, ma non rinuncia a un commento sulla situazione politica del Paese. "Ho letto queste dichiarazioni molto bellicose dei deputati e senatori del Pdl che minacciano di dimettersi in massa", ha aggiunto, "Se è vero mi sembra un fatto politicamente rilevante. Staremo a vedere se sarà così. Le dimissioni in massa del Pdl significano due cose: fine del governo Letta e fine della legislatura. Se fosse così noi saremmo della partita ovviamente".
Un'idea che non dispiace neanche a Matteo Salvini, che è però più cauto. "Ci penseremo se ce lo chiederanno, ma la questione non occupa i nostri pensieri", ha detto ad Affaritaliani.it il vicesegretario, "Non mi permetto di giudicare il Pdl che ha le sue preoccupazioni. È una discussione di cui non ce ne frega niente. Non ci interessa nulla. Oggi i parlamentari della Lega sono in Val Camonica al fianco degli operai della Riva. Sono loro i nostri alleati, semmai ci dimettiamo per loro".
Intanto il presidente del Consiglio Enrico Letta starebbe valutando di chiedere, al suo rientro a Roma dagli Stati Uniti, una verifica della maggioranza.
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