Intanto, dopo che per giorni il Pd ha guardato le mosse del Cavaliere con preoccupazione ma anche pensando al bluff, tra i Dem si concretizza il pessimismo sulla durata delle larghe intese. Indipendentemente dall’area, infatti, tra i dirigenti del Pd c’è l’idea che il Pdl abbia ormai dato via allo show down. E che, anche nel caso la verifica di governo abbia un esito positivo, ci sia la determinazione a logorare Letta ogni giorno. Quanto sta avvenendo «va preso sul serio» e quindi «tocca al premier aprire in Parlamento un chiarimento che deve essere chiaro e risolutivo», avverte il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, parlando alla direzione del partito e sottolineando che il Pd è con lui. La linea è fissata: «Il governo ha una via obbligata, dopo aver riferito a Napolitano, aprire in Parlamento un chiarimento risolutivo» sulla situazione e «in questo il Pd sosterrà» Letta.
Oggi Letta dovrebbe incontrare anche i ministri del Pdl. La strategia - approvata da Napolitano - , mira a riportare la crisi in Parlamento. Come? Attraverso una verifica di governo che potrebbe passare, si ragiona in ambienti parlamentari, anche attraverso un voto di fiducia da calendarizzare prima del fatidico 4 ottobre, giorno in cui si potrebbe realizzare la decadenza del Cavaliere da senatore. Chiuso l’argomento agibilità politica di Berlusconi, rimane però tutto in piedi il problema di come puntellare il sistema sull’orlo del collasso, sia strutturale che emotivo. Punto primo: calma e gesso. Nessuno parli ora di dimissioni del premier, di un Letta bis, di Governo di scopo e chi più ne ha più ne metta. Al Quirinale non è arrivato ancora nulla di ufficiale e si guarda con il consueto disincanto alle fibrillazioni del Pdl che ormai datano all’inizio dell’estate. Certo, Napolitano non sottovaluta la gravità del disagio del Pdl ma ricorda che c’è ancora tempo per esprimere in varie forme la solidarietà dovuta al leader ferito. Quel che conta in queste ore è riportare il dibattito nei canali giusti e far sapere pubblicamente al Paese cosa succede. Ecco perché, dopo aver respinto al mittente le accuse di «colpo di Stato» o di «operazioni eversive» in atto contro il Cavaliere, Napolitano ha consigliato il giovane Letta di snidare il Pdl in Parlamento. O attraverso una verifica sui singoli provvedimenti o - più probabilmente - attraverso un voto di fiducia.
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