Via libera ad un aumento di capitale di 100 milioni di euro. A deliberarlo, secondo quanto si apprende da fonti vicine all’operazione, è stato il consiglio di amministrazione di Alitalia nel corso della lunga riunione che si è svolta oggi.
Nelle scorse settimane Del Torchio aveva quantificato in 355 milioni le esigenze di cassa, reperibili per 55 milioni dai soci che non avevano sottoscritto un precedente prestito di 150 milioni, altri 300 attraverso la ristrutturazione del debito, l’allungamento delle scadenze e il reperimento di mezzi finanziari freschi sul mercato. Il debito Alitalia ammonta complessivamente a 1,1 miliardi, circa 500 dei quali sono esposizioni verso le banche, il resto è frutto degli impegni presi da Alitalia per l’acquisto degli Airbus ordinati da Carlo Toto, tuttora socio ed ex patron dell’Air One.
L’altro nodo da sciogliere è capire che fine farà la quota inoptata dell’aumento di capitale, viste le difficoltà finanziarie e giudiziarie di numerosi soci di minoranza. Che ne sarà ad esempio delle quote che certamente non sottoscriveranno Riva, Ligresti o Bellavista Caltagirone? Lo farà Air France, aumentando in questo modo la sua partecipazione fino a raggiungere il 50% delle quote? Molto dipenderà dall’esito della trattativa sul debito e da quella - parallela e sotterranea - della politica.
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