giovedì 26 settembre 2013

Alitalia : 14 ottobre assemblea per aumento di capitale, nei primi 6 mesi perdite per 294 milioni di euro


Via libera ad un aumento di capitale di 100 milioni di euro. A deliberarlo, secondo quanto si apprende da fonti vicine all’operazione, è stato il consiglio di amministrazione di Alitalia nel corso della lunga riunione che si è svolta oggi.


In apparenza sembra una mossa difensiva, in realtà è il primo passo di Alitalia verso le nozze con i franco-olandesi. L’amministratore delegato Del Torchio e Colaninno hanno voluto evitare il rischio che il socio franco-olandese si mettesse ad attendere sull’argine i resti di un’azienda fallita. Ecco spiegata quindi la mossa. L’aumento di capitale serve quindi ad allungare la vita ad Alitalia, ma in realtà, non potendo prescidere dal consenso del socio straniero francese, serve allo stesso ad avvicinare la fusione senza contraccolpi.

Nelle scorse settimane Del Torchio aveva quantificato in 355 milioni le esigenze di cassa, reperibili per 55 milioni dai soci che non avevano sottoscritto un precedente prestito di 150 milioni, altri 300 attraverso la ristrutturazione del debito, l’allungamento delle scadenze e il reperimento di mezzi finanziari freschi sul mercato. Il debito Alitalia ammonta complessivamente a 1,1 miliardi, circa 500 dei quali sono esposizioni verso le banche, il resto è frutto degli impegni presi da Alitalia per l’acquisto degli Airbus ordinati da Carlo Toto, tuttora socio ed ex patron dell’Air One.

L’altro nodo da sciogliere è capire che fine farà la quota inoptata dell’aumento di capitale, viste le difficoltà finanziarie e giudiziarie di numerosi soci di minoranza. Che ne sarà ad esempio delle quote che certamente non sottoscriveranno Riva, Ligresti o Bellavista Caltagirone? Lo farà Air France, aumentando in questo modo la sua partecipazione fino a raggiungere il 50% delle quote? Molto dipenderà dall’esito della trattativa sul debito e da quella - parallela e sotterranea - della politica.

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