"Potevamo temere da Renzi invasioni di campo sulle imprese, sui moderati ma lui - ha detto Alfano - ha fatto un discorso di sinistra sinistra, pro sindacati. Non ha avuto il coraggio che pensavamo avesse", ha spiegato il vicepremier. Che lancia una sfida al
Alfano ha affrontato i temi toccati da Renzi che possono avere ricadute sul governo, come la modifica della Bossi-Fini: "Questa è la sinistra nuova che coincide con la vecchia: frontiere aperte -ha detto il ministro dell'Interno-. Se poi mi si dice che il bambino nato in Italia diventa italiano sono pronto a dire, lavoriamo su uno 'ius soli' molto collegato al ciclo scolastico. Ma se questo significa aprire le frontiere e far entrare chi vuole siamo assolutamente contrari". No di Alfano alla proposta di 'civil partnership' lanciata da Renzi ("la famiglia non si tocca") e sul lavoro il fondantore dell'Ncd ha chiesto: "Renzi e il Pd ci stanno o no a smontare tutti i pezzi della Fornero che hanno reso difficile assumere?". Sulle tasse, Alfano ha detto: "Evviva, vogliono tassare la casa, noi continueremo a vincere". Sulla legge elettorale "noi abbiamo le idee chiare, prima si fa e meglio è", ha dichiarato sottolineando che "non c'è distanza con Renzi, noi siamo per un premio di maggioranza che consenta al vincitore di governare e mi fa piacere che invece dell'irritazione anti presidenzialista della sinistra lui dica che ci vuole un potere forte di chi guida il Paese". Il vicepremier ha escluso, infine, che sia vicina una crisi di governo: "Oggi comincia la partita. Renzi ha posto i suoi temi, che sono quelli di sinistra, noi porremo i nostri. Vediamo se Letta trova la sintesi".
Nessun commento:
Posta un commento