lunedì 31 marzo 2014

Berlusconi e Brunetta : "No a testi blindati"

"La durezza con la quale Grasso ha criticato la riforma del Senato proposta dal governo, apre una crisi istituzionale senza precedenti tra la seconda carica dello Stato e il presidente del Consiglio". Lo afferma il capogruppo FI alla Camera, Brunetta, sottolineando come di fronte "a una lacerazione così frontale e deliberata sia necessaria una parola di chiarezza. Ci domandiamo se tale parola non debba essere detta dal Capo dello Stato nell'esercizio della sua moral suasion".


"Poderoso attacco del Presidente del Senato al Presidente del Consiglio. Crisi istituzionale evidente. Siamo nelle mani delle risse del Pd. In che mani è finita l'Italia...". E' quanto si legge nel Mattinale, house organ del gruppo Forza Italia alla Camera. "Renzi è in chiara minoranza nel suo partito in Parlamento", aggiunge l'organo di FI che propone un "breve elenco" dei nodi sorti tra governo e Pd: "Sull'Italicum, sulle riforme istituzionali. Sull'unico atto pratico depositato, e cioè il decreto Poletti sul lavoro. Chi rappresenta Renzi? Non è stato eletto. Arrivato a Palazzo Chigi portato da un partito che non lo riconosce nei fatti. Se aveva la patente a punti, li ha già consumati tutti. Ritiragli la patente?".
"Renzi premier e segretario del Pd, Grasso presidente del Senato e capo della minoranza interna. Troppi doppi incarichi... che confusione". E' quanto scrive su Twitter Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia.
Entra nel merito della vicenda il deputato forzista Francesco Paolo Sisto, presidente della commissione Affari costituzionali. "Il presidente Grasso entra a piedi uniti sul tema della riforma del Senato, manifestando una resistenza al cambiamento assolutamente fuori luogo. Matteo Renzi ha una sua proposta: ne discuteremo responsabilmente con lui, ma non siamo disposti ad assistere a questi conflitti di competenza che fanno male al Paese".

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