"La durezza con la quale Grasso ha criticato la riforma del Senato
proposta dal governo, apre una crisi istituzionale senza precedenti tra
la seconda carica dello Stato e il presidente del Consiglio". Lo afferma il capogruppo FI alla Camera, Brunetta,
sottolineando come di fronte "a una lacerazione così frontale e
deliberata sia necessaria una parola di chiarezza. Ci domandiamo se tale
parola non debba essere detta dal Capo dello Stato nell'esercizio della
sua moral suasion".
"Poderoso attacco del Presidente del Senato al Presidente del
Consiglio. Crisi istituzionale evidente. Siamo nelle mani delle risse
del Pd. In che mani è finita l'Italia...". E' quanto si legge nel Mattinale,
house organ del gruppo Forza Italia alla Camera. "Renzi è in chiara
minoranza nel suo partito in Parlamento", aggiunge l'organo di FI che
propone un "breve elenco" dei nodi sorti tra governo e Pd:
"Sull'Italicum, sulle riforme istituzionali. Sull'unico atto pratico
depositato, e cioè il decreto Poletti sul lavoro. Chi rappresenta Renzi?
Non è stato eletto. Arrivato a Palazzo Chigi portato da un partito che
non lo riconosce nei fatti. Se aveva la patente a punti, li ha già
consumati tutti. Ritiragli la patente?".
"Renzi premier e segretario del Pd, Grasso presidente del Senato e
capo della minoranza interna. Troppi doppi incarichi... che confusione".
E' quanto scrive su Twitter Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia.
Entra nel merito della vicenda il deputato forzista Francesco Paolo Sisto,
presidente della commissione Affari costituzionali. "Il presidente
Grasso entra a piedi uniti sul tema della riforma del Senato,
manifestando una resistenza al cambiamento assolutamente fuori luogo.
Matteo Renzi ha una sua proposta: ne discuteremo responsabilmente con
lui, ma non siamo disposti ad assistere a questi conflitti di competenza
che fanno male al Paese".
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