Nel secondo turno delle municipali i gollisti dell’Ump raccolgono il 45% dei voti, i socialisti il 43% e il Front National il 7%. Le Pen esulta: "Da oggi siamo il terzo grande partito del Paese". E il ministro Moscovici ammette: "Innegabile sconfitta per il governo"
I risultati dei ballottaggi confermano,
infatti, il tracollo della sinistra francese: nel secondo turno delle
elezioni municipali i gollisti dell’Ump raccolgono il 45% dei voti nelle
città sopra i mille abitanti, i socialisti il 43% e il Front National
il 7% nonostante abbia presentato candidati in 600 municipi su oltre
36mila. Si corona così il successo politico è il Front National che
conquista Bèziers, Frejus e Hayange. L'onda blu non riesce, però, a
imporsi a Perpignan e Avignone. "Da oggi - esulta Marine Le Pen - siamo il terzo grande partito nel Paese".
Il ministro dell'Economia Pierre Moscovici non usa mezzi termini: "Quella di oggi è un'incontestabile sconfitta, per i socialisti e per il governo". Il tracollo della sinistra e di Hollande è sotto gli occhi di tutti. Tanto che Segolene Royal invita il partito a "prendere molto seriamente" quella che a conti fatti è "una punizione severissima".
I socialisti hanno, infatti, perso il controllo di quandici città.
Sono, invece, riusciti a tenere Avignone, città dove la mobilitazione
culturale contro l’estrema destra aveva fatto di questa
battaglia un simbolo. Il presidente del celebre festival di teatro
ospitato dalla città del Sud della Francia, Oliver Py, aveva addirittura
dichiarato che in caso di vittoria dell’estrema destra la rassegna
avrebbe traslocato. Il Front National non ce l’ha fatta nemmeno a
Forbach, in Mosella, dove era in corsa il mediatico vicepresidente
Florian Philippot, né a Perpignan dove sperava di vincere Louis Aliot,
vicepresidente e compagno della Le Pen.
L’onda del Front National ma soprattutto lo tsunami della destra Ump
si abbattono sulla maggioranza. La gauche è al tappeto due anni dopo il
ritorno all’Eliseo e alla vigilia di elezioni europee che si annunciano
proibitive per il governo. La netta vittoria di Anne Hidalgo,
da stasera la prima sindaco donna di Parigi, ai danni dell’agguerrita
avversaria Ump Nathalie Kosciusko-Morizet, le conferme a Strasburgo,
Lille (con Martine Aubry, e Digione) non cancellano la sconfitta di
dimensioni storiche del partito socialista e dei suoi alleati. In
un’elezione segnata da un astensionismo record che sfiora il 40%, la gauche
subisce una vera e propria disfatta e deve abbandonare storici bastioni
come Roubaix, Angers, La Roche-sur-Yon, Nevers, Quimper, Bastia,
addirittura Limoges, che aveva un sindaco di sinistra da oltre un
secolo, dal 1912. Il vero vincitore delle amministrative è dunque l’Ump,
l’opposizione di destra che sembrava allo sbando, fra un presidente
senza carisma come Jean-Francois Copè, un eterno avversario agguerrito
come l’ex premier Francois Fillon e l’incombente ma ormai difficile
ridiscesa in campo di Nicolas Sarkozy.
Il ministro dell'Economia Pierre Moscovici non usa mezzi termini: "Quella di oggi è un'incontestabile sconfitta, per i socialisti e per il governo". Il tracollo della sinistra e di Hollande è sotto gli occhi di tutti. Tanto che Segolene Royal invita il partito a "prendere molto seriamente" quella che a conti fatti è "una punizione severissima". I socialisti hanno, infatti, perso il controllo di quandici città. Sono, invece, riusciti a tenere Avignone, città dove la mobilitazione culturale contro l’estrema destra aveva fatto di questa battaglia un simbolo. Il presidente del celebre festival di teatro ospitato dalla città del Sud della Francia, Oliver Py, aveva addirittura dichiarato che in caso di vittoria dell’estrema destra la rassegna avrebbe traslocato. Il Front National non ce l’ha fatta nemmeno a Forbach, in Mosella, dove era in corsa il mediatico vicepresidente Florian Philippot, né a Perpignan dove sperava di vincere Louis Aliot, vicepresidente e compagno della Le Pen.
L’onda del Front National ma soprattutto lo tsunami della destra Ump si abbattono sulla maggioranza. La gauche è al tappeto due anni dopo il ritorno all’Eliseo e alla vigilia di elezioni europee che si annunciano proibitive per il governo. La netta vittoria di Anne Hidalgo, da stasera la prima sindaco donna di Parigi, ai danni dell’agguerrita avversaria Ump Nathalie Kosciusko-Morizet, le conferme a Strasburgo, Lille (con Martine Aubry, e Digione) non cancellano la sconfitta di dimensioni storiche del partito socialista e dei suoi alleati. In un’elezione segnata da un astensionismo record che sfiora il 40%, la gauche subisce una vera e propria disfatta e deve abbandonare storici bastioni come Roubaix, Angers, La Roche-sur-Yon, Nevers, Quimper, Bastia, addirittura Limoges, che aveva un sindaco di sinistra da oltre un secolo, dal 1912. Il vero vincitore delle amministrative è dunque l’Ump, l’opposizione di destra che sembrava allo sbando, fra un presidente senza carisma come Jean-Francois Copè, un eterno avversario agguerrito come l’ex premier Francois Fillon e l’incombente ma ormai difficile ridiscesa in campo di Nicolas Sarkozy.
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